Soci

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L’Istituto nasce nel luglio del 2005 a Torino, come associazione di associazioni con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Si tratta di una organizzazione senza fini di lucro costituita ai sensi dell’art. 14 e s. del codice civile. Ne possono far parte, oltre ai soci fondatori ed ordinari, enti pubblici e persone fisiche.

Associazione per l’incontro delle Culture in Europa – APICE:
associazione culturale senza fini di lucro attiva dal 2005 che si propone di contribuire sul territorio alla promozione di un dialogo fra le culture che porno vi sono radicate e quelle che chiedono di essere accolte. L’associazione intende promuovere una piattaforma di incontro e di dialogo culturale tra le persone e le realtà organizzate della società civile che condividono analisi ed obiettivi comuni.

Centro d’Iniziativa per l’Europa del Piemonte – CIE Piemonte:
associazione culturale senza fini di lucro. Attiva dal 1991, si propone di costruire una cultura concreta e diffusa dell’Europa, attraverso l’informazione, il confronto culturale, la formazione. In particolare: promuove un’attività permanente di informazione; organizza ricerche, corsi di formazione, conferenze, convegni, incontri, mostre; attiva iniziative editoriali; opera nell’ambito della progettazione europea.

Centro Piemontese di Studi Africani – CSA:
nasce a Torino nel 1983 su iniziativa degli enti locali piemontesi e dell’Università degli Studi di Torino per costituire un polo di aggregazione degli studi sull’Africa ed uno spazio aperto alla collaborazione multidisciplinare per studiosi e ricercatori. Il Centro lavora per promuovere lo sviluppo dei rapporti culturali fra il Piemonte e l’Africa, per diffondere la conoscenza della storia, delle culture, delle lingue e arti africane e favorire lo studio e l’attività di ricerca.

EuPolis:
attivo presso il Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico e dell’Università di Torino dal 1999, il centro EU-POLIS è nato per rispondere alla crescente richiesta di ricerca e di documentazione sui problemi urbani visti in una prospettiva europea. Il centro è caratterizzato dalla multidisciplinarietà degli approcci al fenomeno urbano. Le principali linee di azione sono: la ricerca (analisi comparata delle città europee e mediterranee, analisi delle politiche a scala locale e regionale in relazione ai programmi europei, ecc.) e la documentazione.

Fondazione Fitzcarraldo:
centro indipendente, nasce nel 2000 e prosegue le attività di formazione avviate da Artlab e Fitzcarraldo srl fin dal 1989. Si occupa di progettazione, ricerca, formazione e documentazione sul management, l’economia e le politiche della cultura, delle arti e dei media al servizio di chi crea, pratica, partecipa, produce, promuove e sostiene le arti e le culture. La Fondazione si propone di contribuire allo sviluppo, alla diffusione ed alla promozione dell’innovazione e della sperimentazione nei citati campi di attività, anche mediante la ricerca sistematica di collaborazioni e sinergie con enti e organismi locali, regionali, nazionali ed internazionali.

Forum internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione – FIERI:
associazione senza fini di lucro nata nel 2000 si configura come una rete di studi interdisciplinari, italiana e internazionale che ha come oggetto di ricerca i fenomeni migratori e l’incorporazione delle minoranze straniere. L’associazione ha come fine quello di arricchire le conoscenze dei fenomeni migratori, delle politiche di incorporazione degli immigrati e delle nuove minoranze, con particolare attenzione alle realtà regionali ed ai vincoli internazionali ed europei.

Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali – SiTI:
associazione senza fini di lucro, costituita tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo nel 2001, per produrre ricerca e formazione orientate all’innovazione e alla crescita socio-economica. L’attività di ricerca è organizzata in sei campi tematici: città e territorio, ambiente e paesaggio, innovazione e sviluppo, architettura e patrimonio, infrastrutture e trasporti, sistemi integrati per la sicurezza.

Ho letto stamattina l’editoriale del Giornale di Sicilia.
Non è firmato, quindi immagino sia del direttore Giovanni Pepi. Comunque sia, l’editoriale porta ad una conclusione che considero logica ed esatta: nel centro destra si litiga per il candidato, ma nessuno ad oggi ha parlato di cosa vuole fare, del perché i siciliani dovrebbero votarlo. E’ vero, sino ad oggi ho parlato di cambiamento, ho accennato ad alcune cose che non vanno ma non sono stato chiaro su quello che si deve fare. Certamente molto dipende dalla incertezza dell’attuale quadro politico e dal non volere fare passi avanti senza sapere se il semaforo è verde oppure no. Non sarebbe quindi corretto tracciare le linee programmatiche, però un paio di argomenti sui quali è possibile discutere provo ad anticiparli:

Legalità

Occorre costruire vere e proprie infrastrutture di legalità (l’espressione è di Mimì La Cavera ma la sposo volentieri). Come? con l’applicazione di regole precise e rigide che tutti i direttori regionali dovranno rispettare, con l’applicazione della legge sulla semplificazione amministrativa che è già pronta e che toglie, laddove è possibile, il potere delle autorizzazioni. Ancora, alla Regione vengono decise una serie di nomine in cui il curriculum sembra solo un optional.
E’ obbligatorio cambiare il metodo affidando, ad un gruppo di persone qualificate la scelta delle nomine.

Fondi Strutturali

L’uso dei fondi strutturali va coordinato in maniera seria e le scelte sul come spendere le risorse non possono essere affidate ai singoli assessorati ma devono fare parte di una strategia complessiva con l’individuazione delle priorità e delle cose realmente realizzabili.

Energia

Sul campo dell’energia e delle infrastrutture non si può più continuare a rimandare le scelte. Nei primi mesi di governo occorre chiarire le posizioni della Regione in funzione delle convenienze economiche ed ambientali e poi, senza tentennamenti, portare avanti le realizzazioni di ciò che serve. Questo non è un programma ma soltanto spunti di riflessioni che sono validi per chiunque voglia fare il il Presidente della Regione. Gianfranco Miccichè